Sport e Disturbi Alimentari:
Un'Equilibrio Delicato

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Nella società moderna, lo sport e il fitness sono spesso associati al concetto di benessere. Praticare attività fisica regolarmente viene visto come un pilastro fondamentale per mantenersi in salute, sentirsi in forma, e migliorare la propria autostima. Tuttavia, ciò che dovrebbe essere una pratica salutare può talvolta trasformarsi in un pericolo, soprattutto per coloro che sono a rischio di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).

Il Lato Oscuro della Passione per lo Sport

Secondo le statistiche, oltre 3 milioni di italiani soffrono di DCA, con una prevalenza tra gli adolescenti. In un contesto in cui quasi la metà dei giovani tra i 10 e i 19 anni pratica regolarmente sport, è essenziale riflettere sul potenziale rischio che l’attività fisica può rappresentare per lo sviluppo di disturbi alimentari e dell’immagine corporea. Spesso, la pressione per raggiungere ideali estetici o prestazionali può portare a comportamenti alimentari estremi, eccessivo esercizio fisico o addirittura all’uso di sostanze nocive.

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Disturbi Alimentari tra Gli Atleti: Tipologie e Sintomi

Tra coloro che praticano sport, i DCA possono manifestarsi in diverse forme, dalle più conosciute come l’Anoressia e la Bulimia, a disturbi specifici come la Dismorfia Muscolare, la Triade dell’Atleta Femminile, l’Anoressia Atletica e la Sindrome da Overtraining.

Per alcune persone, soprattutto coloro che frequentano palestre o sono coinvolti in discipline altamente competitive come il bodybuilding, lo sport può diventare un fattore che rafforza e aggrava i sintomi dei DCA.

  • Dismorfia Muscolare: Caratterizzata da un’eccessiva preoccupazione per la massa muscolare o per difetti percepiti nell’aspetto fisico. Questa ossessione può interferire significativamente con la vita quotidiana.
  • Triade dell’Atleta Femminile: Una sindrome che coinvolge comportamenti alimentari disfunzionali, amenorrea e ridotta densità minerale ossea. Questo disturbo è particolarmente comune negli sport di resistenza e può aumentare il rischio di fratture e osteoporosi.
  • Anoressia Atletica: Questo disturbo emerge quando atleti, nel tentativo di migliorare le loro prestazioni, sviluppano una vera e propria fobia di ingrassare, accompagnata da restrizioni caloriche, esercizio fisico eccessivo e, in alcuni casi, episodi di abbuffate seguiti da condotte di eliminazione.
  • Sindrome da Overtraining: Questa condizione si manifesta come una dipendenza dallo sport, dove l’attività fisica viene praticata con tale intensità da superare la capacità del corpo di recuperare, portando a un esaurimento fisico e mentale.
  • Vigoressia: Conosciuta anche come “Anoressia inversa” o “Complesso di Adone”, la Vigoressia è un disturbo ossessivo caratterizzato da un’attenzione eccessiva verso l’aumento della massa muscolare. Gli individui affetti possono dedicare ore al giorno all’allenamento e seguire regimi dietetici estremamente rigidi, vivendo un’intensa preoccupazione di non essere abbastanza muscolosi.

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La Pressione dell’Ambiente Sportivo

Negli ambienti sportivi, soprattutto in quelli competitivi, i sintomi dei DCA possono passare inosservati o essere addirittura normalizzati. L’iperattività e le diete restrittive, per esempio, vengono spesso incoraggiati, rendendo difficile identificare quando questi comportamenti diventano patologici. Inoltre, la paura di deludere allenatori o familiari può portare gli atleti a nascondere i propri problemi, ritardando la ricerca di aiuto.

Prevenzione e Intervento: Il Ruolo dei Professionisti

Per contrastare efficacemente i DCA tra gli atleti, è cruciale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga allenatori, preparatori atletici, psicologi, nutrizionisti e chinesiologi. Questi professionisti possono lavorare insieme per sviluppare programmi di prevenzione, sottoporre gli atleti a screening specifici, e fornire supporto emotivo e nutrizionale adeguato.

  • Chinesiologo: Questo esperto dell’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella personalizzazione degli allenamenti, assicurando che gli atleti mantengano un equilibrio salutare tra esercizio fisico e recupero. Inoltre, il chinesiologo può contribuire a promuovere una cultura sportiva sana, educando gli atleti sui rischi dei DCA e su come prevenirli.
  • Supporto Psico-Sociale: L’attività fisica, oltre a migliorare la salute fisica, può diventare un importante momento di condivisione e socializzazione. Per le persone a rischio di DCA, il supporto della comunità sportiva può essere determinante nel contrastare l’isolamento e migliorare il benessere emotivo.

Sebbene lo sport possa essere un alleato prezioso per la salute, è essenziale riconoscere i segnali che indicano un potenziale disturbo alimentare. Promuovere una cultura dello sport che valorizzi il benessere integrale dell’individuo, e non solo le prestazioni o l’estetica, è fondamentale per prevenire l’insorgenza di DCA e sostenere la salute mentale e fisica di tutti gli atleti.

Come Corabea Può Aiutarti

Corabea ti permette di avere accesso ad un percorso personalizzato basato sulle tue esigenze specifiche, supportato da un’equipe di professionisti esperti nel trattamento dei Disturbi Alimentari. Il nostro approccio multidisciplinare prevede l’affiancamento di uno psicologo e un nutrizionista che ti guideranno durante il percorso per aiutarti a superare il DCA.

Corabea è qui per te

Superare un DCA è un percorso che richiede tempo, pazienza e il giusto supporto. 

Con Corabea, non sei solo: la nostra equipe di esperti è qui per aiutarti a ogni passo. 

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