Disturbi Alimentari e Dinamiche Sociali: Un Legame Complesso

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disturbi del comportamento alimentare (DCA), come l’anoressia e la bulimia, non sono solo malattie individuali, ma riflettono più ampiamente l’influenza della società e della cultura in cui viviamo. 

Le aspettative sociali, i modelli culturali e le pressioni mediatiche giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nel mantenimento di questi disturbi. In questo articolo, analizzeremo come la società contemporanea contribuisce all’emergere dei DCA e come queste influenze si manifestano nelle nostre vite quotidiane.

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L'Influenza della Società Occidentale

La società occidentale ha creato un’industria della salute che, sebbene sembri promuovere il benessere, può in realtà danneggiare profondamente le persone. Siamo continuamente esposti a messaggi che esaltano uno stile di vita sano, veicolati attraverso libri, internet e social media. Questo incessante flusso di informazioni può indurre ansia e preoccupazione per la propria salute, specialmente in individui già predisposti a sviluppare disturbi alimentari.

Un fenomeno sempre più comune è la Cyberchondria, un tipo di ansia alimentata dalla ricerca ossessiva di informazioni mediche online. Questo fenomeno può portare a comportamenti disordinati e a un’ossessione per la salute che, invece di migliorare la qualità della vita, la peggiora. L’ortoressia, un’ossessione patologica per il cibo sano, è una manifestazione diretta di questa cultura della salute estremizzata.

La Parodia dell'Alimentazione Sana

L’ortoressia rappresenta una sorta di “parodia” delle attuali tendenze culturali verso uno stile di vita sano. Sebbene l’adozione di abitudini alimentari sane sia generalmente vista come positiva, quando viene portata all’estremo può diventare pericolosa. L’attenzione ossessiva al cibo sano, promossa attraverso concetti come clean food, diete detox e digiuno curativo, spesso nasconde l’influenza dei modelli culturali dominanti sul corpo e sulla salute.

Questi modelli suggeriscono che la magrezza sia sinonimo di salute, ma tale correlazione è fuorviante e dannosa. Le persone vengono spinte a conformarsi a standard di bellezza irraggiungibili, sacrificando il loro benessere fisico e mentale. La promozione del cibo sano, sebbene apparentemente innocua, diventa un altro strumento di controllo culturale che perpetua l’idea che solo un certo tipo di corpo sia degno di valore.

Grassofobia: La Paura del Grasso

Viviamo in una società profondamente influenzata dalla grassofobia, una paura irrazionale del grasso corporeo che si manifesta in un’enfasi ossessiva sulla magrezza. Questa mentalità si riflette non solo nelle diete e nei regimi alimentari, ma anche nelle norme sociali che escludono e stigmatizzano chi non rientra in questi standard.

Il cibo sano e il corpo magro sono spesso presentati come obiettivi superiori, quasi morali. Questo crea un ambiente in cui chi non si conforma è escluso, non solo a livello sociale, ma anche a livello personale, generando un senso di inadeguatezza e bassa autostima. La cultura della magrezza è crudele e disumanizzante, poiché induce le persone a credere che solo i corpi che si conformano a questi standard siano degni di rispetto e amore.

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l Ruolo dei Social Media

I social media amplificano queste pressioni sociali, con blogger e influencer che spesso promuovono uno stile di vita basato su ideali irrealistici. Molti di questi influencer ricevono sponsorizzazioni da aziende che traggono profitto dalla promozione di prodotti legati alla salute e al fitness, come “Brooks Running Shoes” e “Reebok”. Questo crea un ciclo in cui l’immagine di un corpo perfetto e sano viene continuamente riproposta, rinforzando standard di bellezza irraggiungibili e alimentando l’insoddisfazione corporea.

Questa dinamica non solo perpetua i disturbi alimentari, ma rende anche difficile per le persone uscirne, poiché il modello di corpo ideale è continuamente presente e rinforzato dalla società.

Verso un Cambiamento Culturale

Affrontare i disturbi alimentari richiede un cambiamento culturale profondo. È essenziale sviluppare una consapevolezza critica riguardo alle influenze sociali e ai modelli culturali che contribuiscono a questi disturbi. La società deve spostarsi verso un modello di salute inclusivo che valorizzi la diversità dei corpi e promuova il benessere reale, piuttosto che un ideale estetico irraggiungibile.

Dobbiamo promuovere un ambiente in cui tutti i corpi siano considerati degni di rispetto e amore, indipendentemente dalla loro conformità agli standard culturali dominanti. Questo cambiamento non avverrà dall’oggi al domani, ma è un passo essenziale per ridurre l’incidenza dei disturbi alimentari e migliorare la qualità della vita delle persone.

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Superare un DCA è un percorso che richiede tempo, pazienza e il giusto supporto. 

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